1822 |
Prima cremazione in Italia. La salma del
poeta inglese P.B. Shelley, annegato nel golfo di La Spezia, viene cremata per volontà dell'amico Byron.
Una schiera di pensatori, igienisti e politici promuove l'idea
cremazionista.
Tra loro ricordiamo il dott. Vincenzo Giro, che pubblica alcuni scritti sulla "Gazzetta Medica Italiana",
e il prof. Giovanni Du Jarden, che sostiene il valore igienico ed economico portato dalla cremazione.
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1867 |
A Parigi, durante il Congresso internazionale dei feriti in tempo di guerra, il dott.
Piero Castiglioni e l'on. dott. Agostino Bertani pronunciano eloquenti discorsi sulla
cremazione.
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1869
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Ottobre - in occasione del 2® Congresso internazionale delle scienze mediche
i dott. Castiglioni e Coletti propugnano, nelle loro relazioni, l'incinerazione come metodo
sostitutivo della inumazione dei cadaveri.
In seguito a tali interventi il Congresso vota una mozione nella quale si chiede che "con tutti
i mezzi possibili si provveda onde ottenere legalmente, nell'interesse dell'igiene, che
l'incinerazione dei cadaveri sia sostituita al sistema attuale di inumazione".
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1870
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Dicembre - Il voto del Congresso si realizza con la cremazione
del Rajah Mauharaja di Kelapur (principe indiano morto
a Firenze) su una pira di legna. Dopo circa 7 ore di fuoco il cadavere
risulta incenerito ed i sacerdoti indiani dispergono al vento i residui della cremazione.
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1872
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1873
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Scritti, discorsi, conferenze, memorie, che interessano
Accademie e Governi, a favore del rito dell'incinerazione. Esperimenti
sul metodo di istruzione delle salme mediante gas illuminante (prof. Polli e Clericetti, 1872),
mediante liquidi (prof. Gorini, 1872), mediante forno a riverbero (prof. Brunetti, 1873).
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1874 |
23 Gennaio - Muore il cav. Alberto Keller, ricco industriale di Milano, noto per le sue
opere filantropiche. Nel testamento egli dispone che la sua salma venga data alle fiamme.
A tal fine nomina esecutore testamentario il prof. Polli e lascia una somma notevole
per studi sperimentali sulla cremazione.
Pur non esistendo in Italia una legge che ammetta la cremazione, il Polli, d'accordo
con il Clericetti, avvia la costruzione di un tempio crematorio (il primo tempio in Italia e nel mondo), resa possibile sia dalla generosità
finanziaria della famiglia Keller, sia dalla cessione gratuita del terreno nel Cimitero monumentale
da parte del Comune di Milano.
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1876 |
22 Febbraio -
Il Tempio Crematorio di Milano viene inaugurato per cremare la salma di Keller.
Nasce la Società milanese di cremazione. Fra i suoi promotori il se. Malachia
De Cristoforis (veterano garibaldino) il dott. Gaetano Pini (poi cancelliere dell'Ordine massonico),
il prof. Giovanni Polli, Celeste Clericetti, Osvaldo Lazzati, Giovanni Sacchi, Giulio Mylius,
Giuseppe Pozzi.
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1880 |
12 Settembre -
Il "Congresso Internazionale di Igiene" tiene una seduta speciale a Milano,
per assistere a esperimenti di cremazione e per fondare una "Commissione
Internazionale" che, d'accordo con la Società milanese, conduce vittoriosamente negli
anni successivi la battaglia per la nuova riforma (Il congresso adotta il vocabolo "cremazione"
in luogo di "incinerazione").
I delegati delle 14 Nazioni rappresentate (Italia, Francia, Belgio, Germania, Russia, Inghilterra,
Svizzera, Spagna, Portogallo, Austria-Ungheria, Olanda, Romania, Grecia, Egitto) votano una
mozione la quale chiede:
- che i diversi Stati provvedano prontamente con leggi speciali alla
pratica regolare della "cremazione" facoltativa dei cadaveri;
- che i Governi che hanno
accettato la Convenzione sanitaria di Ginevra aggiungano un articolo in base a cui gli eserciti
siano provvisti di apparecchi speciali trasportabili per effettuare la cremazione dei morti sui
campi di battaglia.
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1881 |
Sorge la Società di Cremazione (SO.CREM.) di Pavia
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1882 |
Si svolge a Modena il 1° congresso delle Società italiane per la cremazione. Le 24 Società
presenti approvano l'istituzione e lo statuto della "Lega delle Società italiane per
la cremazione". Presidenti il sen. prof. Giovanni Cantoni e il sen. dott. Malachia de Cristoforis.
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1883 |
Sorgono le SO.CREM. di Roma, Cremona e Brescia.
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1884 |
Sorgono le SO.CREM. di Padova, Udine, Varese, Novara, Firenze, Livorno, Pisa.
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1886 |
La Chiesa, ritenendo che la cremazione abbia carattere antireligioso, perché propugnata
da esponenti della Massoneria e del Socialismo, prende posizione con un documento del S. Ufficio
, in cui nega la messa d'esequie a chi abbia ordinato la cremazione della propria salma.
Sorge la SO.CREM. di Como.
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1887 |
Sorgono le SO.CREM. di Lodi, Asti, Sanremo, Torino.
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1888 |
Luglio - Approvata la "Legge sull'Igiene e Sanità pubblica del Regno" (cosiddetta
legge Crispi) la quale all'art. 59 prescrive: "La cremazione dei cadaveri umani deve essere
fatta in crematori approvati dal medico provinciale. I Comuni dovranno sempre concedere gratuitamente
l'area necessaria nei cimiteri per la costruzione dei crematori. Le urne cinerarie,
contenenti i residui della completa cremazione, possono essere collocate
nei cimiteri o in cappelle o in templi appartenenti ad Enti morali riconosciuti dallo Stato
od in colombari privati aventi destinazione stabile ed in modo da essere assicurate da ogni
profanazione".
Sorgono le SO.CREM. di Mantova e Verona.
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1889 |
Sorge la SO.CREM. di Bologna.
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1890
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1911 |
Sorgono le SO.CREM. di Modena (1890), Venezia (1892),
Spoleto (1894), Perugia (1895), Genova (1897), Pistoia (1901), Bergamo (1902), Monza (1903),
Bra (1904), Savona (1911).
1° Agosto 1907 -
L'articolo 59 della "Legge sull'Igiene e Sanità pubblica del Regno" diviene l'articolo
198 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie.
Congressi delle Società di Cremazione in Italia ed in Europa, per risolvere problemi
di natura tecnica e sociale-legislativa e combattere i
pregiudizi di ispirazione religiosa e conservatrice.
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Epoca fascista |
A causa del regime
alleato alla Chiesa Cattolica, le SO.CREM. italiane si riducono
ad una ventina.
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Dopo la Seconda Guerra Mondiale |
Le SO.CREM. riprendono la loro attività, resa difficile dalla mancanza
di mezzi economici.
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1964 |
La Chiesa toglie il divieto canonico della cremazione, in seguito alle insistenti richieste
della Federazione Internazionale della Cremazione.
La cremazione in Italia si va sviluppando anche per iniziativa dei Comuni.
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Oggi |
Più di 160 mila persone sono iscritte alle oltre 40 SO.CREM. aderenti alla Federazione italiana.
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